Arrigo: il nuovo vino di Alta Mora dall’Etna

Arrigo, il nuovo vino di Alta Mora, cattura l'essenza dell'Etna attraverso un terroir unico e storie affascinanti.

Il nuovo vino della cantina Alta Mora, situata alle pendici dell’Etna, prende il nome di Arrigo, in onore della Contrada omonima. L’annata 2022, con una produzione limitata di 3.800 bottiglie, proviene da una piccola parcella di 0,7 ettari, un vero gioiello del territorio. L’enologo Mario Ronco descrive il luogo: “Siamo in Contrada Arrigo, a 610 metri di altitudine, dove l’esposizione nord-est regala una vista mozzafiato che spazia dalla Muntagna al mare, accompagnata da una brezza costante”.

Un terroir millenario

La storia di questo vino è intrecciata con quella del suo terreno, ricco di sostanza organica e composto da sabbie vulcaniche e pietre laviche risalenti a una colata del 1180. Da secoli, questo suolo è coltivato a vite, e le elevate escursioni termiche tra giorno e notte favoriscono una maturazione lenta, preservando freschezza e sapidità. La vendemmia qui si svolge spesso a fine ottobre, momento in cui l’uva raggiunge la sua massima espressione.

Le caratteristiche del terroir

Un aspetto unico di Contrada Arrigo è la sua capacità di trattenere l’acqua durante la primavera, conferendo vigore alle viti. Con l’arrivo dell’estate e la diminuzione dell’umidità, però, le piante concentrano le loro energie nella maturazione degli acini, lasciando da parte ogni tentazione di espansione. Questo è il motivo per cui il terroir viene definito “saggio”, un compagno di viaggio che si concede solo al momento opportuno.

Il panorama incantevole dell’Etna

Diego Cusumano, cofondatore di Alta Mora, commenta la bellezza di Contrada Arrigo: “Qui non si gioca ad armi pari con altri territori, il vantaggio è palpabile. Si può ammirare un vulcano innevato mentre si osserva il mare di Taormina. Ogni vino che produciamo nasce in un luogo preciso, dove può esprimere al meglio la sua personalità”. Ogni bottiglia è il risultato di cinquemila ore di lavoro, una dedizione che traspare in ogni sorso.

Il processo di vinificazione

La cantina è stata progettata per rispettare al massimo l’integrità dell’uva e si distingue per la sua architettura ipogea, sfruttando l’isolamento termico e l’energia da biomasse per un notevole risparmio energetico. Costruita con materiali locali come lava e coccio pesto, si integra perfettamente con il paesaggio circostante. Ogni fase, dalla raccolta manuale alla vinificazione, è curata nei minimi dettagli. Gli acini, trattati con delicatezza, vengono portati alla diraspatrice, dove si staccano senza essere danneggiati.

Un viaggio emozionante tra tradizione e innovazione

La fermentazione avviene in un ambiente controllato, protetto da luce e sbalzi termici, garantendo le condizioni ideali per l’affinamento. La storia di Alta Mora è una testimonianza dell’impegno dei fratelli Cusumano, che insieme al padre Francesco, hanno intrapreso un’avventura per valorizzare il territorio dell’Etna. Dopo anni di ricerche, nel 2013 hanno acquisito le prime tre contrade, dando vita a un progetto che continua a evolversi, dall’accurata ricostruzione dei muretti a secco alle pratiche vitivinicole tradizionali.

Un vino che racconta una storia

Arrigo non è solo un vino; è un racconto di passione e dedizione. Ogni sorso racchiude secoli di storia e un legame profondo con la terra. I vini di Alta Mora sono una celebrazione della natura e dell’arte della vinificazione, un’esperienza che invita a esplorare la ricchezza e la complessità del territorio etneo.

Scritto da AiAdhubMedia

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