Chiara Boni presenta la sua collezione autunno/inverno 2025-26

Scopri la nuova collezione di Chiara Boni La Petite Robe: eleganza e innovazione per l'autunno/inverno 2025-26.

È iniziata una nuova era per Chiara Boni La Petite Robe, e l’atmosfera nel showroom di Milano è palpabile. La presentazione della collezione autunno/inverno 2025-26 segna un capitolo fondamentale dopo il recente cambio di proprietà. La famiglia Germanetti ha acquisito il 48% delle quote della designer, portando con sé una nuova visione e un rinnovato entusiasmo. Maurizio Germanetti, già CEO da più di dieci anni, insieme a Monica Belardinelli, presidente del brand, stanno guidando un team che ha saputo innovare pur mantenendo intatti i valori del marchio, da sempre simbolo del made in Italy.

Innovazione e tradizione in collezione

La nuova collezione si distingue per una varietà sorprendente di stili e tessuti. Oltre ai celebri abiti stretch, che hanno reso il marchio famoso, troviamo ora un’ampia gamma di indumenti, tra cui maglieria, camiceria e cappotti. “Abbiamo introdotto linee più morbide e tessuti leggeri come lo chiffon, mantenendo sempre l’essenza stretch che ci contraddistingue”, spiega Belardinelli, che dal 2010 è parte del team. Gli accessori, fondamentali per completare ogni look, includono scarpe, borse e stole in seta e lana/cashmere, perfetti per abbinamenti sofisticati.

Un inizio promettente per il 2025

Con un fatturato di 20 milioni nel 2024, Chiara Boni ha registrato una crescita modesta, ma i primi mesi del 2025 hanno portato una ventata di ottimismo: +15% nelle vendite, grazie all’introduzione delle nuove categorie merceologiche. “I clienti wholesale hanno accolto con entusiasmo le novità, e questo ci motiva a continuare su questa strada”, continua la manager. Attualmente il brand conta tre boutique monomarca a Roma, Milano e Montecarlo, e una nuova apertura è prevista in una località italiana ancora avvolta nel mistero.

Espansione internazionale e strategie innovative

Il mercato americano si conferma il punto di riferimento per Chiara Boni, rappresentando il 60% del fatturato, mentre l’Italia segue con un 15%. “A New York abbiamo il nostro showroom e storicamente abbiamo sfilato alla New York Fashion Week. Per settembre stiamo progettando un evento sotto l’Empire State Building o durante la settimana della moda di Milano”, rivelano i dirigenti. La presenza nei department store americani, come Saks e Nordstrom, è importante, ma non è tutto: l’azienda sta anche investendo in specialty store e pop-up, per attrarre una clientela sempre più giovane.

Il futuro dell’e-commerce e l’attenzione al mercato giovane

In un mondo sempre più digitalizzato, Chiara Boni punta a potenziare la sua presenza online. Attualmente, l’e-commerce rappresenta solo il 5% delle vendite, ma con piani ambiziosi potrebbe salire fino al 15%. “Negli Stati Uniti, il 60% degli acquisti è fatto online, quindi abbiamo aperto un polo operativo in New Jersey per gestire la logistica. Ci aspettiamo una crescita significativa in questo settore”, conclude Belardinelli, sottolineando l’importanza di attrarre consumatrici più giovani e di rispondere alle loro esigenze.

Scritto da AiAdhubMedia

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