Denim Première Vision: un evento che segna il futuro della moda

Scopri come la 35esima edizione di Denim Première Vision ha influenzato il futuro della moda denim con novità e tendenze esclusive.

Il mondo della moda ha assistito a un’importante manifestazione con la 35esima edizione di Denim Première Vision, tenutasi al Superstudio Più di Milano il 21 e 22 maggio. Questa fiera, dedicata al denim, ha visto la partecipazione di circa 2.100 professionisti, di cui il 60% provenienti dall’Italia. Sebbene ci sia stato un leggero aumento dell’affluenza rispetto all’edizione di giugno, è interessante notare come questa cifra segni una diminuzione rispetto all’evento di dicembre 2024. Un dato che invita alla riflessione sulle dinamiche attuali del settore.

Espositori e marchi: un panorama internazionale

La fiera ha accolto oltre 80 espositori, provenienti da vari angoli del mondo, tra cui Italia, Turchia, Marocco, Stati Uniti e Francia. Questi partecipanti hanno presentato le tendenze per la stagione autunno/inverno 2026-27, portando freschezza e innovazione all’interno del settore. I 16 marchi che hanno animato il ‘Fashion District’ hanno contribuito a dare vita all’evento, creando un’atmosfera vibrante e dinamica, in grado di attrarre appassionati e esperti del settore.

Un palinsesto ricco e variegato

Il Comune di Milano ha patrocinato l’evento, che si è svolto per la settima volta nel capoluogo lombardo. La manifestazione si è articolata in otto aree tematiche, spaziando da tessuti a tecnologie, con un focus particolare su un forum dedicato al ‘Denim Ibrido’. Un’altra iniziativa interessante è stata il programma educativo ‘Project Tomorrow’, pensato per coinvolgere giovani studenti di moda, design e arte. Inoltre, l’area del ‘Denim Fashion District’ ha offerto uno spazio creativo per i marchi di prêt-à-porter e accessori, sottolineando l’importanza del denim nel mondo della moda.

Un tributo al pioniere del denim

Durante la manifestazione, è stata allestita un’esposizione dedicata alla vita e alla carriera di Luigi Martelli, un imprenditore che ha segnato la storia del denim. Attraverso infografiche storiche e una timeline visiva, i visitatori hanno potuto scoprire il contributo di Martelli alla Martelli Lavorazioni Tessili, un capitolo significativo nella storia di questo tessuto iconico.

Il futuro della moda denim secondo gli esperti

Fabio Adami Dalla Val, show manager di Denim Première Vision, ha condiviso la sua visione riguardo a questa edizione. Ha descritto l’evento come un punto di riferimento, non solo per i contenuti presentati, ma anche per la struttura innovativa che ha caratterizzato la fiera. Ha sottolineato come il tributo a Martelli rappresenti un importante elemento culturale e di divulgazione del settore.

Ritorno e innovazione: i marchi giapponesi e marocchini

Un aspetto degno di nota è stata la presenza delle aziende giapponesi, che hanno mostrato un forte interesse per l’evento. Anche il Marocco ha fatto il suo debutto in un padiglione dedicato, evidenziando la modernizzazione dell’industria marocchina e la sua posizione strategica nel panorama europeo. Questo è un chiaro segnale di come il denim non sia solo un prodotto, ma un fenomeno culturale che attraversa le frontiere.

Un incontro di culture e sinergie

Adami Dalla Val ha sottolineato l’importanza della diversità dei contenuti presentati, evidenziando come Denim Première Vision non si limiti a essere una semplice fiera del denim. Questo evento rappresenta uno spazio d’incontro dinamico, capace di generare sinergie tra filiere e culture diverse. Milano, con la sua reputazione consolidata, funge da attrattore per espositori di alta qualità e per un pubblico selezionato, rendendo l’evento ancora più prestigioso.

Scritto da AiAdhubMedia

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