Fuori di Mario Martone: il film italiano che conquista Cannes

Il nuovo film di Mario Martone, 'Fuori', esplora temi di amicizia e creatività, portando lo spettatore in un viaggio nella Roma degli anni '80.

Il cinema italiano si prepara a brillare con ‘Fuori’, il nuovo film diretto da Mario Martone, che rappresenta l’unico titolo nostrano in concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio. Questo attesissimo film, che uscirà nelle sale italiane il 22 maggio, è ispirato al romanzo autobiografico di Goliarda Sapienza, ‘L’università di Rebibbia’. Il cast, di grande talento, comprende nomi come Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie e Corrado Fortuna, portando sullo schermo una storia ricca di emozione e profondità.

Un’estate di scoperta e amicizia

In un’intervista esclusiva, Martone ha spiegato che il film non è una biografia convenzionale di Sapienza, ma piuttosto un racconto di un’estate indimenticabile e del legame straordinario tra due donne. «Volevamo raccontare l’incontro tra due figure femminili forti: la scrittrice e una giovane ragazza con un passato difficile», ha dichiarato. La storia si sviluppa attraverso un viaggio nella Roma degli anni ’80, presentando una narrazione che si allontana dalla biografia per abbracciare l’essenza dei personaggi e delle loro esperienze. Questa scelta narrativa conferisce al film un’atmosfera quasi da road movie, rendendo la trama avvincente e coinvolgente.

Un cast d’eccezione

Il talento di Valeria Golino, che interpreta Goliarda Sapienza, è un elemento centrale del film. La Golino, che ha recentemente debuttato nella serialità con ‘L’arte della gioia’, ha sempre desiderato collaborare con Martone. Il regista ha sottolineato come l’armonia creativa sul set abbia contribuito a dare vita a scene lunghe e immersive, dove gli attori hanno avuto la libertà di esprimersi e di connettersi con i loro personaggi. «Avevo bisogno che si lasciassero andare, e così è stato: c’era un’atmosfera di generale abbandono», ha aggiunto Martone, descrivendo il clima di lavoro.

La magia della cinematografia

Un aspetto fondamentale del film è il lavoro del direttore della fotografia, Paolo Carnera. Martone ha voluto ricreare la sensazione dei film d’epoca, nonostante ‘Fuori’ sia stato girato in digitale. «Ho scelto colori vintage e un formato cinematografico che non si usa più, 1:66, per rendere il tutto autentico», spiega il regista. Inoltre, i luoghi utilizzati per le riprese, inclusa la prigione di Rebibbia, sono reali, conferendo al film un’ulteriore dimensione di verità e immediatezza.

Un sound che emoziona

La colonna sonora, curata da Robert Wyatt, gioca un ruolo cruciale nell’evocare le emozioni del film. Martone ha scelto una voce che potesse dialogare con l’anima di Goliarda Sapienza, descrivendo la musica come fragile e vitale. «Ho pensato a come una voce femminile potesse incapsulare l’essenza del personaggio», ha commentato, sottolineando l’importanza della musica nell’accompagnare le scene e nel creare un’atmosfera unica.

Un’opera che promette di impressionare

Con ‘Fuori’, Mario Martone ci invita a esplorare un’epoca e una cultura ricca di sfumature, portando alla luce il talento e la personalità di Goliarda Sapienza. Questo film non è solo una celebrazione della sua vita, ma un tributo a tutte le donne che, attraverso l’arte, hanno sfidato le convenzioni. Con l’approccio audace e innovativo di Martone, ci aspettiamo che ‘Fuori’ lasci un’impronta duratura nel panorama cinematografico internazionale, continuando a far parlare di sé anche dopo la sua presentazione a Cannes.

Scritto da AiAdhubMedia

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