Argomenti trattati
La regione del Mendrisiotto è al centro di un’importante indagine giudiziaria riguardante una rete di truffe legate alla compravendita e al noleggio di supercar. Questa inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Daniele Galliano, ha rivelato una serie di attività illecite che coinvolgono numerose aziende e individui.
L’indagine prende avvio da via San Gottardo, un’area che un tempo ospitava un’attività di autonoleggio ora dismessa. I locali, un tempo ferventi di attività, sono stati abbandonati e si prevede che verrà insediata una nuova attività, estranea al settore automobilistico. Tuttavia, è proprio da qui che si è sviluppata, secondo le autorità, una truffa di dimensioni enormi, che ammonta a svariati milioni di franchi.
Dettagli sull’inchiesta e i protagonisti
Un altro punto cruciale dell’indagine è rappresentato da un edificio situato nel Mendrisiotto, sede di una fiduciaria che è stata perquisita dagli inquirenti. Questa fiduciaria, attualmente sequestrata, è stata utilizzata per gestire alcune delle società coinvolte nell’acquisto di supercar tramite leasing. Tra gli indagati figura un avvocato italiano di 46 anni, titolare di un permesso B, che lavorava presso questa fiduciaria. Nonostante le sue affermazioni riguardanti l’esistenza di documenti nei Grigioni, le autorità non hanno trovato alcuna prova concreta.
Il sistema delle società inattive
Nel contesto di questa truffa, le società inattive giocano un ruolo centrale. Queste entità venivano utilizzate per facilitare l’acquisto di veicoli di lusso, sfruttando un trattamento di favore riservato alle persone giuridiche. L’inchiesta ha rivelato che in molti casi i contratti venivano firmati dai gerenti delle società, talvolta in cambio di un compenso, per poi essere sostituiti da altre persone, esponendoli a potenziali conseguenze legali.
Le somme in gioco e il parco auto coinvolto
L’ammontare delle presunte frodi si attesta tra i 4 e i 5 milioni di franchi, e si stima che circa settanta società siano coinvolte in questa complessa faccenda. Il fulcro dell’attività illecita è rappresentato dalle auto stesse, con più di 150 veicoli di lusso nel mirino della Procura. Tra questi, sono emerse informazioni riguardanti modelli di prestigio, come la Ferrari Purosangue, che avrebbe transitato dall’autonoleggio prima di essere venduta all’estero.
Domande senza risposta
Molti si interrogano su come sia stato possibile non accorgersi di queste irregolarità. Diverse società inattive avevano in leasing più di un veicolo e ci sono stati casi in cui le richieste di leasing sono state rifiutate per mancanza di idoneità creditizia. Questo solleva interrogativi su come sia stato gestito il sistema di leasing e sulle eventuali lacune nello scrutinio delle richieste.
Le conseguenze legali e il futuro degli indagati
La lista degli indagati è lunga e, come per ogni situazione legale, vale la presunzione di innocenza. Attualmente, due persone sono in custodia cautelare: un cittadino italiano di 50 anni residente in Lombardia e un altro di 43 anni, domiciliato nel Mendrisiotto. Quest’ultimo, già noto alle autorità per reati simili, era stato condannato a sei mesi di carcere nel 2025.
Le accuse che pendono su di loro includono truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele e riciclaggio di denaro. Le indagini continuano per verificare se vi siano ulteriori reati societari o fallimentari legati a questa intricata faccenda.