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Il mondo del lusso è in continua evoluzione, e nel 2025, i brand francesi sembrano aver preso il sopravvento. Con marchi iconici come Chanel e Rolex che registrano crescite sorprendenti, la competizione con i brand italiani si fa sempre più agguerrita. Personalmente, ricordo quando visitai una boutique di Dior a Parigi, il modo in cui il marchio riesce a coniugare tradizione e innovazione è davvero impressionante. Ma cosa significa tutto questo per il futuro del mercato del lusso?
Le stelle emergenti del lusso
Brand Finance ha recentemente pubblicato la classifica ‘Luxury & premium 50 2025’, e i risultati sono a dir poco sorprendenti. Chanel, Rolex, Dior, Cartier e Hermès non solo hanno visto una crescita relativa ma sono anche riusciti a sfruttare la loro immagine di marca per aumentare le vendite. Ad esempio, Chanel ha registrato una crescita del 45%, mentre Rolex ha visto un incremento del 36%. È chiaro che i consumatori sono disposti a investire in marchi che evocano qualità e status. D’altronde, chi non vorrebbe possedere un accessorio di lusso che parla di prestigio?
Le sfide per i marchi italiani
Nonostante la presenza significativa di marchi italiani, c’è un’evidente disparità nel valore totale dei brand. Infatti, sia Italia che Francia hanno 15 marchi nella top 50, ma i brand francesi pesano per il 49% della classifica, mentre quelli italiani solo per il 18%. Questo è un dato allarmante per il settore italiano. Marchi come Gucci, purtroppo, hanno visto una perdita significativa del 24%. Come si fa a rimanere competitivi quando i giganti francesi sembrano dominare il mercato? Eppure, marchi come Bulgari e Intercontinental hanno mostrato segni di crescita, rispettivamente del 43% e del 37%. Un buon segnale, non c’è dubbio, ma basterà per riportare l’Italia in cima?
Le ragioni del successo
Il valore del trademark è fondamentale e dipende dalla capacità dei brand di trasformare la loro notorietà in vendite. Chanel, Rolex e Ferrari hanno certamente capito questa dinamica. Cosa fanno di diverso? Si potrebbe dire che hanno saputo mantenere un’immagine coerente e di alta qualità, abbinata a strategie di marketing che parlano ai consumatori moderni. Ricordo un evento esclusivo di lancio di un nuovo prodotto di Ferrari: l’atmosfera, il design, tutto parlava di lusso e aspirazione. Non è solo un prodotto, è un’esperienza.
Le perdite da tenere d’occhio
Al contrario, marchi come Omega e Maserati hanno visto un crollo nel valore del loro trademark. Omega ha perso 1,9 miliardi di dollari, eppure il brand è storicamente forte. Cosa è andato storto? La risposta è complessa e riguarda certamente le scelte strategiche e le fluttuazioni del mercato. In un contesto economico instabile, dove le preferenze dei consumatori possono cambiare rapidamente, anche i brand più affermati possono trovarsi in difficoltà. Come molti sanno, la gestione dei prezzi e le scelte geopolitiche hanno un impatto diretto sul business.
Il futuro del lusso
Massimo Pizzo di Brand Finance ha sottolineato come l’andamento disomogeneo dei marchi presenti in classifica stia definendo un nuovo panorama. Alcuni marchi brillano, mentre altri faticano a mantenere la loro posizione. Personalmente, non vedo l’ora di scoprire come questi brand evolveranno nel 2026. La forza del brand è fondamentale, e chi riuscirà a innovare e a mantenere una forte identità sarà il vero vincitore. La domanda è: quali brand sapranno adattarsi e prosperare in questo mercato in continua evoluzione?