In un mondo in cui il lusso e l’eleganza si intrecciano con la passione per il vino, la notizia della scomparsa di Frédéric Panaïotis ha colpito come un fulmine a ciel sereno. Il 15 giugno 2025, il celebre Chef de Caves della Maison Ruinart ha lasciato questo mondo, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli amanti dello Champagne e di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Un uomo di straordinaria umanità e talento, Panaïotis ha dedicato la sua vita alla ricerca dell’eccellenza in ogni calice, incarnando lo spirito di una Maison storica.
Il maestro dello Champagne
Frédéric Panaïotis, classe 1964, ha trascorso la sua infanzia tra le vigne dei nonni, scoprendo fin da giovane l’incanto del mondo del vino. La sua formazione, culminata con il Diplôme National d’Œnologue, ha segnato l’inizio di un percorso che lo avrebbe portato a diventare uno dei più apprezzati enologi della sua generazione. La Maison Ruinart, con la sua tradizione secolare, ha trovato in lui un custode ideale, capace di reinterpretare le cuvée con una visione innovativa e sofisticata.
“Frédéric Panaïotis era una personalità davvero unica. Estremamente razionale e profondamente sensibile allo stesso tempo. Appassionato, curioso, determinato, uomo di scienza e conoscenza, guidato da un’immensa umiltà”, ha dichiarato Frédéric Dufour, Presidente di Ruinart, evidenziando l’impatto che Panaïotis ha avuto non solo sulla Maison, ma sull’intero panorama vinicolo.
Un viaggio tra i vigneti
Il suo amore per lo Chardonnay, vitigno simbolo della Maison, è stato il filo conduttore della sua carriera. Panaïotis ha saputo esplorare l’essenza di questo uva con una delicatezza e una raffinatezza che hanno reso ogni vino una vera opera d’arte. Sotto la sua guida, l’assemblaggio delle cuvée di Ruinart ha raggiunto nuove vette, dai vini non millesimati alle prestigiose Cuvée come Dom Ruinart e Dom Ruinart Rosé.
Ma non è solo la sua maestria enologica a brillare. Frédéric era anche un fervente sostenitore della sostenibilità, promuovendo iniziative innovative come l’introduzione del cofanetto “second skin” e il ritorno all’affinamento con tappo in sughero. Un vero pioniere, ha saputo unire tradizione e modernità, lasciando un’eredità che continuerà a ispirare le generazioni future.
Un’eredità indimenticabile
La Maison Ruinart piange la perdita di un grande uomo, un amico e un collega. In un’epoca in cui il mercato del vino è in continua evoluzione, la visione di Panaïotis rimarrà un faro per chiunque desideri innovare senza mai dimenticare le radici. I suoi contributi, dalla creazione di una storica œnothèque al lancio della cuvée Ruinart Blanc Singulier, riflettono non solo la sua competenza tecnica, ma anche il suo amore profondo per la natura e per l’arte di fare vino.
Frédéric Panaïotis non sarà solo ricordato per i suoi successi professionali, ma anche per il calore e la passione che ha condiviso con chi lo circondava. Un uomo che ha saputo fare del vino un linguaggio universale, capace di unire culture e persone. La Maison Ruinart, oggi, non è solo un luogo di eccellenza vinicola, ma un tempio dedicato alla memoria di un maestro che ha saputo trasformare ogni bottiglia in un’esperienza unica.