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Il decennio degli anni ’30 ha rappresentato un periodo di grande fermento estetico, caratterizzato da una continua ricerca di un equilibrio tra essenzialità e decorazione. In questo contesto, le linee si sono fatte sempre più nette e i volumi più armoniosi, dando vita a uno stile che esprimeva una compostezza elegante, mai sopra le righe, ma sempre misurata.
Molti oggetti non sono più semplici elementi d’arredo, ma raccontano storie e modi di vivere. Le forme si trasformano in emozioni e i colori in armonie che arricchiscono gli spazi, creando paesaggi sensoriali in grado di coinvolgere i sensi.
Rivisitazione degli spazi abitativi
Il concetto di abitare è cambiato radicalmente. Anche il bagno, tradizionalmente visto come uno spazio puramente funzionale, si è evoluto in un rifugio di tranquillità. Questo ambiente diventa un luogo dove i gesti quotidiani si trasformano in rituali privati, un angolo di calma nel caos della vita moderna.
Lo spazio di Milano: un nuovo inizio
Nel cuore pulsante di Milano, dove l’architettura si reinventa, si trova il progetto di A I M, fondato da Claudio Tognacca. Qui, un’area un tempo dedicata ai fumetti ha preso vita come NOÏ, una tea house che si combina armoniosamente con una sala per il pilates. Questo spazio rappresenta due anime distinte che si completano, creando un’atmosfera unica.
Il ritorno ai materiali naturali
Durante eventi come Cersaie, c’è stata una riscoperta della materia. Pietra, cemento, argilla e pigmenti naturali sono diventati strumenti per esprimere un’idea di abitare più autentica. Queste superfici non sono più semplici decorazioni, ma racconti che invitano alla riflessione e alla connessione con l’ambiente circostante.
Nuove esperienze nel mondo nautico
I saloni nautici, un tempo considerati solo vetrine di lusso, si trasformano ora in spazi dove si raccontano nuovi modi di vivere il mare. Si promuovono esperienze più intese e silenziose, a contatto con la natura, dove la navigazione diventa uno stile di vita che celebra il ritmo dell’acqua, allontanandosi dall’ostentazione.
Trasparenza e inclusione nel design contemporaneo
Nel design attuale, la trasparenza ha assunto un significato ben più profondo. Che si tratti di ristoranti, uffici o negozi, le pareti in vetro e metallo favoriscono un’apertura che lascia fluire la luce e la visibilità. Questo approccio crea spazi che invitano all’inclusione e permettono all’utente di sentirsi parte di un tutto, anche dall’esterno.
La risposta al sovraccarico visivo
In un’era di continui stimoli visivi, il design reagisce con una palette di colori calmanti, che avvolgono senza sopraffare. Il trend Quiet Colors invita a rallentare, a osservare senza fretta, permettendo alla vista di riposarsi e al respiro di distendersi.
Una nuova estetica emerge in questo panorama sovraccarico, caratterizzata da scelte minimaliste e sottrattive. I progetti più evocativi parlano con toni sommessi, utilizzando superfici materiche e colori ispirati alla natura, creando spazi che promuovono un silenzio percettivo e una maggiore consapevolezza.
Innovazione nei sistemi di riscaldamento
Un esempio di questa evoluzione è rappresentato da Rift, un radiatore che trascende la sua funzione primaria. Grazie alla sua modularità e design scultoreo, Rift si presenta come un oggetto d’arredo multifunzionale, integrando il calore in un contesto di eleganza e funzionalità.
Molti oggetti non sono più semplici elementi d’arredo, ma raccontano storie e modi di vivere. Le forme si trasformano in emozioni e i colori in armonie che arricchiscono gli spazi, creando paesaggi sensoriali in grado di coinvolgere i sensi.0