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Immagina un mondo in cui l’arte si intreccia con la natura, dove le sculture non sono solo opere da ammirare, ma vere e proprie esperienze sensoriali. Questo è esattamente ciò che il Premio Scultura Ca’ del Bosco intende realizzare, dando vita a una nuova edizione dedicata agli artisti italiani under 40. L’annuncio, carico di entusiasmo, è avvenuto durante un Gala Dinner organizzato da Venetian Heritage, in concomitanza con la prestigiosa Biennale di Architettura di Venezia. Non è solo una celebrazione dell’arte, ma un impegno a connettere creatività e sostenibilità.
Un premio con un forte legame con l’arte e la natura
Il Premio Scultura Ca’ del Bosco nasce dalla visione di Maurizio Zanella, presidente di Ca’ del Bosco, che ha sempre creduto nell’importanza del legame tra vino e arte. “Ogni scultura, come il vino, è contenuta nel materiale da cui nasce”, afferma Zanella, sottolineando la profonda connessione tra i due mondi. La prima edizione ha visto trionfare Irene Coppola con la sua opera “handandland”, un’installazione che ha stravolto le convenzioni artistiche. Ora, con la nuova edizione, l’obiettivo è ancora più ambizioso: valorizzare i giovani talenti e promuovere una riflessione sulla sostenibilità ambientale.
La giuria e i criteri di partecipazione
La giuria del premio è composta da nomi di spicco nel panorama artistico italiano, tra cui Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage. Ogni artista che desidera partecipare deve ricevere un invito, e la selezione non è affatto casuale. Tra i criteri, la sostenibilità ambientale gioca un ruolo chiave, seguendo le linee esposte nel Manifesto di Ca’ del Bosco. Questo focus sulla sostenibilità è fondamentale per riflettere le sfide contemporanee e il bisogno di un’arte che rispetti e celebri la natura. La premiazione avverrà durante la Biennale d’Arte di Venezia nel maggio 2026, un palcoscenico ideale per mettere in luce l’arte giovane che guarda al futuro.
Un futuro luminoso per l’arte contemporanea
Già dal 1968, quando furono piantati i primi vigneti, Ca’ del Bosco si è affermato come un’avanguardia nel rinascimento enologico italiano, unendo passione per il vino e cultura artistica. Ricordo quando visitai per la prima volta la cantina, rimasi colpito dalla sinergia tra architettura e opere d’arte. Ogni angolo raccontava una storia, ogni scultura era un dialogo tra passato e futuro. Le opere di artisti come Igor Mitoraj e Mimmo Paladino decorano il percorso che porta al Cancello Solare, un’opera magistrale di Arnaldo Pomodoro, simbolo di un’arte che non è mai statica, ma in continua evoluzione.
Il premio come incubatore di creatività
La partecipazione a questo concorso non è solo un’opportunità per il riconoscimento, ma un trampolino di lancio per molti artisti. I premi in denaro destinati ai primi tre classificati sono un incentivo, mentre il vincitore avrà l’onore di vedere la propria opera collocata nel Parco Artistico di Ca’ del Bosco nell’autunno del 2026. È un modo per rendere l’arte accessibile e visibile, per coinvolgere il pubblico in un viaggio emozionante che unisce bellezza e riflessione. Personalmente, credo che iniziative come queste siano cruciali per la crescita della scena artistica italiana, che ha bisogno di nuove voci e nuove visioni.
Un invito alla scoperta
Se sei un amante dell’arte, un collezionista o semplicemente curioso di scoprire nuovi talenti, il Premio Scultura Ca’ del Bosco è un appuntamento da non perdere. È un invito a esplorare, a lasciarsi sorprendere dalle opere di giovani artisti che, con la loro freschezza e creatività, possono offrirci nuove prospettive sul mondo. E, chissà, magari anche tu potresti trovare l’ispirazione giusta per il tuo prossimo progetto. Come molti sanno, l’arte è uno specchio della società e, in questo caso, riflette anche la bellezza della nostra natura.