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In un angolo di lusso e raffinatezza, dove l’arte del vino si fonde con l’eleganza degli ambienti, si è svolta un’esperienza indimenticabile. Luca Boccoli, un maestro del vino, ha guidato un gruppo selezionato attraverso una degustazione sensoriale unica, sfidando le convenzioni e invitando a riscoprire il vino in una modalità del tutto nuova: al buio.
Un luogo di eleganza e design
Il palcoscenico di questo evento esclusivo è stato lo Studio 33, un luogo che trasuda gusto e stile. Ogni dettaglio, dalle poltroncine disposte in modo impeccabile ai sistemi audio che promettono un’esperienza sonora di altissimo livello, è stato pensato con una cura maniacale. Crescenzo Abbate, il padrone di casa, ha creato un’atmosfera accogliente, mentre Luca Baccarelli, patron della cantina Roccafiore, ha saputo scegliere il contesto perfetto per una serata all’insegna della scoperta e della convivialità.
Il maestro della degustazione
Luca Boccoli, la cui esperienza nel mondo vinicolo è nota e rispettata, ha portato con sé una missione speciale: trasmettere la sua passione attraverso un viaggio sensoriale che va oltre la semplice degustazione. Nonostante la sua perdita della vista, l’arte della degustazione di Luca si rivela ancora più intensa e profonda. Indossando una mascherina, gli ospiti sono stati invitati a mettere da parte le loro certezze visive e a lasciarsi guidare dal tatto, dall’olfatto e dal gusto. È in questo contesto che il vino si trasforma in un alleato silenzioso, pronto a raccontare storie e ricordi.
Un’esperienza di degustazione senza precedenti
Quando l’oscurità ha avvolto la sala, i cinque calici si sono trasformati in misteriosi contenitori, pronti a rivelare la loro essenza. Senza la distrazione della vista, l’attenzione si è concentrata sulle fragranze e sui sapori, che hanno iniziato a raccontare le loro storie. L’assenza di luce ha reso ogni sorso un momento intimo, quasi confidenziale. Ogni vino ha preso vita, rivelando la propria personalità attraverso i profumi e le sensazioni tattili. L’emozione ha preso il sopravvento, superando ogni barriera e creando un legame profondo tra il vino e i suoi degustatori.
Il protagonista: FiorFiore
Il vero protagonista della serata è stato il FiorFiore, il Grechetto Igt prodotto dalla cantina Roccafiore. Ogni annata ha portato con sé un’esperienza unica: dalla freschezza della 2018 all’intrigante complessità della 2014. Ogni assaggio ha svelato la maestria di Hartmann Donà, primo enologo dell’azienda, e ha permesso ai partecipanti di immergersi in un mondo di sapori e aromi. La 2016, un vero cavallo di razza, ha colpito per la sua struttura, mentre la 2018 ha conquistato per la sua armonia e freschezza. La 2014, con il suo legno ben presente e la narrazione complessa, ha lasciato un segno indelebile nei cuori degli astanti.
Un segreto svelato
Un momento speciale è stato quando Luca ha condiviso un segreto: la vera bellezza del vino non risiede solo nel gusto, ma nell’esperienza collettiva che si crea attorno ad esso. Gli ospiti, uniti dall’emozione della degustazione, hanno creato un’atmosfera di complicità e condivisione, rendendo questa serata non solo un viaggio sensoriale, ma anche un incontro tra anime affini.
Un finale da sogno
Con la luce che lentamente tornava a illuminare la sala, l’atmosfera si è riempita di entusiasmo e meraviglia. Ogni partecipante ha portato con sé non solo il ricordo di vini pregiati, ma anche la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di straordinario. L’esperienza di Luca Boccoli ha aperto le porte a un modo nuovo di approcciare il vino, un invito a riscoprire i sensi e a lasciarsi trasportare dalle emozioni. In fondo, come ci ricorda la saggezza popolare, “post tenebras lux” — dopo le tenebre, la luce. E questa serata ha sicuramente illuminato i cuori e le menti di chi ha avuto la fortuna di partecipare.