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Il Paestum Wine Fest Business 2025 ha chiuso le sue porte con un bilancio decisamente positivo, segnando un anno zero ricco di emozioni e successi. Questa manifestazione, che si è tenuta nell’affascinante cornice dell’ex Tabacchificio, non solo ha ospitato ben 152 cantine e 16 consorzi ma ha anche confermato la sua posizione di leader nel panorama degli eventi vinicoli in Centro e Sud Italia. Il festival è stato un vero e proprio punto di riferimento per opinion leader, comunicatori e operatori del settore, sia nazionali che internazionali, e ha messo in luce la qualità e la varietà del vino italiano.
Un design minimal e chic per un evento esclusivo
Con un design raffinato e minimal, l’ideatore Angelo Zarra e il direttore Alessandro Rossi hanno saputo creare un’atmosfera accogliente e stimolante. La manifestazione, realizzata sotto il patrocinio di enti prestigiosi come la Regione Campania e la Camera di Commercio di Salerno, ha brillato non solo per la qualità dei vini presentati ma anche per l’innovativo allestimento curato dall’architetto Fiorenzo Valbonesi. I nuovi arredi, progettati con un occhio attento alla sostenibilità e al minimalismo moderno, hanno reso l’evento ancora più suggestivo, contribuendo a un’esperienza indimenticabile per tutti i visitatori.
Collaborazioni e riconoscimenti
Quest’anno, il festival ha visto il rinnovo della collaborazione con Poste Italiane, che ha realizzato un annullo filatelico esclusivo per l’evento. Questo timbro, presentato ai visitatori, è diventato un simbolo significativo della manifestazione, arricchendo ulteriormente l’esperienza. Durante i tre giorni del festival, i partecipanti hanno potuto assistere a ben undici masterclass dedicate ai vitigni italiani, con nomi di spicco come Charlie Arturaola e altri esperti del settore. Ogni sessione ha offerto un approfondimento unico sul mondo del vino, evidenziando le tradizioni e le innovazioni che caratterizzano il panorama vinicolo italiano.
Riconoscimenti per i protagonisti del vino
Il Paestum Wine Fest ha anche premiato i migliori professionisti del settore con undici targhe di riconoscimento. Tra i premiati figurano nomi illustri come Federico Menetto e Franco Pepe, a dimostrazione dell’importanza della manifestazione nel celebrare le eccellenze del mondo vinicolo. Questi riconoscimenti non solo valorizzano il lavoro dei singoli, ma riflettono anche la crescita e l’innovazione che caratterizzano il settore vinicolo in Italia.
Focus su enoturismo e innovazione
In un’ottica di modernizzazione, il festival ha incluso anche spazi dedicati all’editoria di settore, presentando opere che raccontano il vino attraverso una narrazione contemporanea. Inoltre, l’uso di tecnologie come TellyWine®, che integra intelligenza artificiale e realtà aumentata, ha rappresentato un passo avanti nella promozione delle cantine italiane. Grazie a questa innovativa applicazione, i visitatori possono ottenere informazioni dettagliate sui vini semplicemente scansionando le etichette.
Internazionalizzazione e prestigio
Il Paestum Wine Fest 2025 ha attratto anche un gran numero di buyers internazionali, provenienti da paesi come Svezia, Spagna e Sud Africa. Questa partecipazione ha dimostrato quanto il festival sia diventato un punto di riferimento non solo per il mercato italiano, ma anche per quello globale. Con la presenza di sommelier di fama, provenienti da ristoranti premiati dalla guida Michelin, l’evento ha saputo coniugare la tradizione e l’eccellenza della gastronomia italiana con l’universo del vino.
Prospettive future e attese per il 2026
Con un occhio già rivolto al prossimo anno, il Paestum Wine Fest si prepara a una venticinquesima edizione ricca di novità e sorprese. La crescita continua del festival rappresenta un segnale positivo per l’intero settore vinicolo italiano, che si sta sempre più affermando anche a livello internazionale. L’appuntamento è fissato per il 2026, quando il Paestum Wine Fest Business promette di tornare con una proposta ancora più ricca e coinvolgente.