Argomenti trattati
In un periodo in cui il settore del lusso sembra vacillare, Tapestry sorprende tutti con risultati che sfidano le aspettative. Durante il terzo trimestre del 2025, l’azienda ha registrato un incremento dei ricavi pari al 7%, raggiungendo la cifra impressionante di 1,6 miliardi di dollari (circa 1,47 miliardi di euro). E non è solo una questione di numeri: a trainare questa crescita è il marchio Coach, che continua a dimostrarsi una forza trainante nel portfolio dell’azienda.
Coach: il protagonista indiscusso
Se c’è un nome che ha brillato in questo trimestre, è senza dubbio Coach. Con un fatturato di 1,29 miliardi di dollari, il marchio ha visto un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Questo è un segnale chiaro che, nonostante le sfide del mercato, Coach riesce a mantenere il suo appeal sui consumatori. Ricordo quando, durante una delle mie passeggiate in centro, ho notato una fila davanti a uno dei loro negozi: la gente è disposta a investire in qualità e stile, e Coach sembra avere la chiave per attrarre questi clienti.
Le difficoltà di Kate Spade e Stuart Weitzman
Nel frattempo, non tutte le notizie sono positive. Kate Spade ha registrato una contrazione del fatturato del 12%, chiudendo il trimestre con 244,9 milioni di dollari. È un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Anche Stuart Weitzman ha visto un calo significativo, con un fatturato di 46,2 milioni di dollari, pari a una diminuzione del 17%. La vendita di questo marchio a Caleres all’inizio dell’anno ha sollevato interrogativi sul futuro del brand, e ora i numeri sembrano confermare le preoccupazioni. Ci si potrebbe chiedere: come può un marchio così iconico trovarsi in difficoltà?
Analisi geografica: dove cresce Tapestry
Un altro aspetto interessante da considerare è la performance geografica di Tapestry. L’Europa ha brillato con una crescita del fatturato del 35%, toccando i 92,9 milioni di dollari. Questo è un dato che non può passare inosservato, soprattutto in un contesto in cui molti marchi faticano a conquistare il mercato europeo. Gli altri paesi asiatici, ad eccezione di Giappone e Cina, hanno visto un incremento del 14%: un chiaro segnale di un crescente interesse nei confronti del lusso in queste regioni. D’altronde, chi non vorrebbe sfoggiare un accessorio di alta moda?
Previsioni per il futuro
Tapestry non si ferma qui. L’azienda ha aumentato le sue previsioni per l’anno fiscale corrente, puntando a un fatturato di circa 6,95 miliardi di dollari, superiore all’incremento del 3% inizialmente previsto. Ma non è tutto: l’utile per azione rettificato dovrebbe salire a 5 dollari, un aumento significativo rispetto ai 4,85-4,90 dollari stimati in precedenza. È evidente che l’azienda non solo si sta adattando alle sfide del mercato, ma sta anche tracciando un percorso di crescita audace e ambizioso. Come ha affermato la CEO Joanne Crevoiserat, “la performance del terzo trimestre consolida la nostra posizione di forza”.
Considerazioni finali
Insomma, Tapestry si sta rivelando un attore chiave nel panorama del lusso, capace di navigare attraverso mari tempestosi. Ma cosa ci riserverà il futuro? È un momento cruciale per i marchi di moda, e Tapestry ha dimostrato di avere la stoffa giusta per affrontare le tempeste. Sarà interessante osservare come evolverà la situazione nei prossimi mesi, soprattutto per marchi come Kate Spade e Stuart Weitzman, che ora devono affrontare sfide significative per tornare in gioco.